Dopo il muro a Bersani, il M5S stava perdendo una marea di consensi, perché, giustamente , perdere un punto di PIL ogni 40 giorni è più grave di qualsiasi altra cosa, a prescindere da chi avesse torto o ragione nel dare o no la fiducia.
Dopo la rielezione di Re Giorgio, il PD ha dimostrato la sua totale incapacità di poter giungere ad un cambiamento, votare contro al candidato del PD, pardon, M5S, è stato suicida e oltre a polverizzare le speranze di chi, anche se a malincuore, ha sempre votato PD, ha creato la sensazione forte che Grillo avesse avuto ragione nel non cedere di un millimetro sulla fiducia al PD.
Gli animi di chi come me ha votato M5S hanno traballato non poco sull'intransigenza nei confronti del PD. Ora, dopo quanto successo ho la certezza che non voterò PD alle prossime elezioni, e si badi, non per l'ovvia e unica possibile soluzione di governissimo o per aver riportato Berlusconi al governo, ma per la totale incapacità di evoluzione e autoconservazione del Partito Democratico.
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