dopo la discussione di sabato sera ecco le mie opinioni a riguardo.
- parlare del significato del significante "Arte" non ha senso. E' un significato troppo vasto, non ci sono criteri condivisi per stabilire cosa sia Arte e cosa non lo sia. Scardinati i metodi stabiliti per la produzione di arte non esiste un solo oggetto, idea, forma di comunicazione che potenzialmente non possa essere arte se collocato in un museo o in una galleria.
- tutto ciò che è artistico non è paragonabile a meno che in fase di produzione non si siano rispettati codici\strumenti quantomeno simili. Paragonare la Cappella Sistina agli assorbenti di Gina Pane non è sbagliato, semplicemente non ha senso visto il punto numero 1. Se si tentasse una comparazione la restituzione dell'analisi avrebbe assoluti limiti di efficacia e di oggettività non essendoci appunto "regole". Si può invece ragionare in termini statitistici e\o soggettivi sugli impatti che l'opera ha avuto.
- L'arte contemporanea è per la maggior parte autoreferenziale ma non elitaria. Per la maggior parte molto poco fruibile ma gli strumenti per comprenderla sono accessibili a tutti.
- L'esplosione della produzione (+mezzi, 0 regole) ha portato molta più Arte che mai. Nonostante questo musei, gallerie, siti web specializzati istituzionalizzano cosa realmente è Arte creando in base alla loro importanza e al numero di visitatori, Arte di serie A e serie B.
- I percorsi concettuali contemporanei (i pochi che conosco) mi convincono personalmente molto poco, soprattutto in funzione della potenza del marketing. Il dubbio di esser preso per il culo da un profondissimo pensiero come quello nascondista rimane in me molto forte.
- Il fattore novità nell'arte contemporanea non è tutto ma quasi, perché non innovare significa ammettere "quello lo so fare anch'io" (a proposito, probabilmente è un'eccezione come in tutti i campi dell'umanità, ma far morire un cane è più frutto di un percorso concettuale o è marketing totale?)
da Wikipedia:
L'arte, nel suo significato più ampio, comprende ogni attività umana - svolta singolarmente o collettivamente - che porta a forme creative di espressione estetica, poggiando su accorgimenti tecnici, abilità innate e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall'esperienza. Nella sua accezione odierna, l'arte è strettamente connessa alla capacità di trasmettere emozioni, per cui le espressioni artistiche, pur puntando a trasmettere "messaggi", non costituiscono un vero e proprio linguaggio, in quanto non hanno un codice inequivocabile condiviso tra tutti i fruitori, ma al contrario vengono interpretate soggettivamente. Alcuni filosofi e studiosi di semantica sostengono però che esista un linguaggio oggettivo che prescinda dalle epoche e dagli stili e che dovrebbe essere codificato per poter essere compreso da tutti, pur se gli sforzi per dimostrare questa affermazione sono finora stati infruttuosi.
[...]Analizzando la storia del concetto di arte vediamo che nel corso del tempo esso subisce una trasformazione graduale ma radicale[...]
Dizionario: àrte ['arte]
- attività umana volta a creare opere di valore estetico
- ogni attività umana che si compia con l'ingegno e secondo regole dettate dall'esperienza e dallo studio
- nel Medioevo, corporazione professionale
- artificio, astuzia, mezzo ingegnoso per raggiungere uno scopo
Teomondo Scrofolo |
Ora, l'ambiguità del termine suscita questioni filosofiche, semantiche, di estetica...
alcune cose non mi tornano.
- Qualsiasi forma di comunicazione è potenzialmente arte? E sennò in base a che cosa lo è o non lo è?
- Che senso ha la parola "Arte"? cosa significa? se una parola è così vaga e con un significato così diluito e dalle differenti interpretazioni cos'è realmente Arte? se le parole hanno il senso di oggettivare la realtà, nei limiti delle traduzioni, il mio concetto di Arte non dovrebbe essere quantomeno simile a quello del più povero cinese nella campagna? esiste un piano di giudizio, un determinismo condiviso a livello globale per caraterizzare un'opera artistica e stabilire, seppur in maniera del tutto generica, cosa è arte e cosa non lo è?
Scatto partito a caso |
- Se l'opera è in un museo o in uno spazio espositivo è obbligatoriamente Arte? e se non lo è?
- Esiste l'Arte di serie A o di serie B? Se si, chi è che lo stabilisce e in base a quali criteri? Un quadro al Pompidou vale più dello stesso quadro in un bar di via d'azeglio? [questa l'unica che so quindi rispondo.commercialmente si...] E' più artistico? E' sensato non avere un termine per definire in un'altra categoria dei Mutandari, Fragolari, Spaccolanana?
Une semaine de mon sang menstruel - L'esposizione di 7 assorbenti mestruali usati, Gina Pane, riflessioni concettuali sul corpo, dolore, sangue... |
- La Cappella Sistina, Une semaine de mon sang menstruel, le foto di Terry Richarson mentre si fa fare un pompino, le foto di Planking di Raffa, le foto involontariamente partitemi a macchina ciondolante hanno o non hanno, le caratteristiche essenziali per essere definite Arte? Perché? Sono sullo stesso livello? E sennò, in che cosa differiscono?
- L'Arte può essere universale? Al di là delle metodologie del gusto per la produzione, un Giapponese, un Italiano e un Iracheno pur derivando da contesti culturali totalmente differenti e pur non avendo gli stessi strumenti culturali possono conocordare, magari senza saperlo spiegare, sulla magnificenza dell'ultima cena di Leonardo?
Giudizio Universale , particolare cappella sistina |
premessa:
Markus non legge questo blog e se anche fosse non sto rivelando nulla di particolare.
Qualche giorno dopo un suo concerto, in una delle nostre serate a 3, Markus ci disse che c'era rimasto male perché in anni che lo conosciamo mai gli abbiamo fatto i complimenti "per come suonava", tantomeno in quell'ultimo concerto.
Io gli spiegai che gli avevo fatto molti complimenti per cosa avesse suonato.
Ripensandoci ora, la distinzione per l'artista è netta.
In maniera del tutto partecipe ed emotiva ci spiegò cosa avesse suonato, descrivendoci le angosce del compositore in vari passaggi del concerto ed era convinto che (aggiungo io, con quel mix di sensibilità, tecnica, talento) tutto quanto di profondo lui sentisse arrivasse dritto nei cuori di chi ascoltasse in platea.
Era questo, che secondo lui, sanciva la differenza tra lui e un altro, tra un sensibilissimo talento e un robottino violinista.
Purtroppo per lui, nonostante i delicati modi di P. (e per fortuna che parlò lui) cercammo di fargli capire, molto, molto, molto alla lontana, che lo spettatore medio in platea percepisce il violinsta, le uscite verdi di sicurezza, e ha la tendenza a chiedersi perché al cinema siano consentiti i popcorn e a teatro no.
Tentammo di spiegargli che, secondo la cultura media, uno stradivari stampato in copertina a fianco del suo nome gli avrebbe sicuramente dato più prestigio e fama di quanta mai ne potesse raggiungere tramite i meriti.
Completamente tramortito nonostante le birre per mitigare la sofferenza, se ne andò a casa moribondo, soprattutto dopo che gli dissi "io adoro il concerto di capodanno", cosa che probabilmente lui considera al pari de i soldatini passano per un pianista.
Che amici siamo?
Dobbiamo dirglielo che è molto se riusciamo a valutare la differenza tra un cross e un pallonetto? Dobbiamo dirglielo che la nostra capacità analitica della sua esecuzione rispetto ad un altro non è 1 o 2 o 3 ma è ZERO ?? (non andando, giustamente, mai a sentire nessuno tranne lui!)
Dobbiamo dirglielo che per un profano non frequentante, tutti i concerti di cui non si conosce nulla, appaiono del tutto uguali nei ricordi ? come se fosse una musica di sottofondo all'aperitivo che non lascia molto?
Dobbiamo dirlo che su 100 persone in platea 20 sono lì perché competenti e interessate, 30 per far qualcosa di diverso, 30 per promozione sociale, 10 perché hanno avuto i biglietti gratis e 20 almeno si addormenteranno durante il concerto?
e inoltre:
- Gli artisti producono pensando che qualcuno li comprenda? e in che percentuale? Producono per tutti? o per vendere e farsi un nome in galleria? E' una elite quella degli artisti, unici ad avere gli strumenti per produrre e comprendere?In base a quali canoni producono?
Sarà un bel sabato sera...
Con "Sarà un bel sabato sera" intendi dire che dobbiamo parlarne sabato al pub? No perché temo che mezza balotta arrivi alle mani per non so quale deriva del discorso e l'altra metà cerchi di impiccarsi con un salame.
RispondiEliminaDetto questo, concordo sul fatto che un "non esperto" non riesca suo malgrado a fare alcuna distinzione tra la performance di Markus e quella del concerto di Capodanno, io per prima non ne ho idea e mi rendo conto che è a causa della mia ignoranza, ma non si può essere ferrati in tutto. A maggior ragione perché non si tratta di un campo in cui si leggono due libri e ci si capisce qualcosa, ma ci vogliono anni di ascolto ed esperienza per venirne a capo.
Su tutte le altre domande credo che il fattore culturale possa incidere parecchio, fermo restando che il sangue mestruale mi fa schifo e la Cappella Sistina non può essere messa nello stesso contenitore, a mio parere.
Ma è meglio parlarne di persona, è un discorso interessante e col contributo di Giada F. e degli altri credo potrebbe allietarci il weekend. :)
Quell'intollerante di Giada mi ha già dato dell'austrolopiteco su FB, quando avrà casa le lascerò assorbenti usati(non da me) per il salotto ragionando sul concetto "fino a che punto l'ospite può essere artista"!
RispondiEliminadetto questo ne parleremo, l'importante non è capire se il mestruo o la cappella siano sullo stesso livello (...uno può dire anche di si, può credere alla terra piatta,etc...) ma capire come affrontare la questione Markus!
dirgli tutta la verità rischia di ucciderlo!
suona come una bella sfida, risponderò alle tue domande...le mie ipotesi sono :
RispondiElimina-si, potenzialmente qualunque forma di comunicazione può essere arte, ma solo quando raggiunge un valore estetico (ossia nel momento in cui la sua estetica manifesti delle credenze che sono condivise dal fruitore, come ideali o valori, e che quindi siano capaci di riflettere al fruitore se stesso, la sua personalità...qui diventa complicato....) se non riesce ad assolvere tale funzione non è più arte.
-il significato della parola arte che hai estrapolato dal dizionario mi pare buona... arte è un'artificio umano capace di creare una esperienza estetica nel fruitore...ripeto in continuazione "fruitore" perchè di fatto una opera d'arte non può esistere senza un fruitore, è lui che gli dà un valore..."ogni attività umana che si compia con l'ingegno e secondo regole dettate dall'esperienza e dallo studio" di fatto creano una esperienza estetica, anche se voglio mettere in chiaro che l'esperienza estetica non è una prerogativa umana, anzi le esperienze estetiche piu forti che possiamo mai provare si trovano in natura, creare un'opera d'arte significa appunto svolgere una attività seguendo un percorso armonico che sia in grado di suscitare una esperienza estetica...io non ho mai parlato con un contadino cinese, ma un mio amico cinese piu o meno la pensa cosi...inzomma troppe cose sono arte, arte è un modo di pensare, tutto quello che ne esce fuori è opera d'arte...
-no, anzi meglio molte cose che sono in galleria sono la peggiore arte possibile...anzi spesso non lo sono neppure, sono quelle che non noti neppure, anche se il tuo occhio le ha viste...
le gallerie sono una invenzione recente, l'arte è una pulsione umana fondamentale, ed è frutto di una lenta evoluzione biologica della quale si può trovare traccia anche nel regno animale...
-si, esiste in questo caso arte di serie A e serie B.... il valore aggiunto è storico, l'originale di pompidou acquista valore col passare del tempo in quanto reperto storico, ma questo succede con tutti gli oggetti e anche con i corpi...
no, e se leggi le risposte che ho pensato capisci anche perchè la penso cosi....
si, io credo che esista un linguaggio universale estetico, e credo che si possa ritrovare nella natura, elemento che più o meno, in diversi modi, tutti gli umani condividono....ovviamente la cosa và approfondita, ci stò lavorando, esiste un bello oggettivo secondo me, ed è il caos vivacizzante della natura, la sua complessità, l'essenza non esiste...se davvero l'esperienza estetica fosse solamente frutto della educazione allora non saremmo in grado di ammirare le opere d'arte create dalle altre culture (penso)
ragionare sul significato e sul significante di un'opera d'arte non è mai assurdo, assurdo è pensare di poterne trovare uno universale, il linguaggio forse ma il contenuto non credo...ah come ho detto prima troppe cose possono essere arte, ma se un opera comunica solo ad una cerchia ristretta capace di capirne il suo significato allora è arte un pochettino merdosa, piu persone l'opera riesce a coinvolgere nella sua esperienza, più questa ha valore, quelli del marketing lo sanno davvero bene....
ci rifletto ancora su, sicuramente qualche cazzata l'ho detta, e in tutta onestà il mio livello di conoscenza della storia dell'arte è ancora infimo...bella :D