Probabilmente è una falsa notizia, comunque la riporto lo stesso, non è questo che mi interessa.
In Egitto stanno discutendo di una norma che consentirebbe al marito, di fare sesso con la propria consorte morta a patto che la mogliettina non sia deceduta da più di 6 ore.
Viene definito come un rapporto d'addio non proprio il nostro estremo saluto diciamo.
Ovviamente la cosa vera o falsa che sia, ha scatenato incredibili polemiche.
Perché? Perché se immagino le lettrici di questo blog le immagino assolutamente indignate all'idea? Sbaglio? Quale componente soggettiva o culturale provoca fastidio anche solo dell'idea?
Esistono migliaia di persone malate che si eccitano al solo pensiero della necrofilia, sicuramente alcune ci farebbero un pensierino ad uccidere la moglie per poi poterci giocherellare.
Ma non credo sia questo il problema.
Cioè, immaginate di essere sposate, parliam dei vostri mariti, delle persone con cui avete condiviso presumibilmente tutto, dal sesso anale alle emorroidi del parto. Molti dei vostri mariti (facciamo partner....) hanno canoni culturali diversi, dubito vogliano salutarvi così, però non trovo obbligatoriamente raccapricciante l'atto in se. Baciare sulle labbra o sulla fronte vostro marito freddo come un tacchino è consuetidine prima che si zinchi la bara e non mi sembra sinceramente un gesto di alta classe o dal particolare gusto estetico, ma è un gesto quasi obbligato per un estremo saluto. Perché allora non compiere il gesto che da vivi era considerato di massima intimità e massimo amore?
Avere a che fare coi morti non è mai estremamente cool e questo è ovviamente un retaggio culturale molto forte. Personalmente la trovo una pratica bizzarra che non mi appartiene ma mi incuriosisce il perché scandalizzi così tanto, potrebbe diventare una pratica culturale e rituale.
In un mondo immaginario dove regna l'assoluta parità dei sessi, obbligando la moglie a dare il consenso da viva sarebbe ancora un gesto di estremo fastidio?
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